Articolo tratto da www.varese7press.it
"Ieri sera presso l’Auditorium della scuola media Don Rimoldi di San Fermo si sono incontrati oltre 250 tra genitori, nonni e insegnanti dei bambini che frequentano la scuola IV Novembre che, nell’intenzione della maggioranza che governa il comune di Varese, dovrebbe essere smembrata e i suoi alunni costretti a migrare in due scuole distanti oltre due chilometri tra loro con tutti i problemi didattici e logistici del caso.
La serata, organizzata dall’associazione genitori “Insieme per la scuola” presieduta a Massimo Torresin, è stata l’occasione per ribadire che la IV Novembre è un fiore all’occhiello tra le scuole di Varese, è una scuola funzionale e a misura di bambino come è stato ribadito in una lettera scritta dall’ex assessore di Varese Ovidio Cazzola che fu tra i promotori della sua costruzione e che ha ricordato già all’epoca della anticipava di molto le vigenti normative in materia di edilizia scolastica.
La serata si è articolata con gli interventi di alcuni genitori, nonni e docenti e tutti hanno ribadito che la scuola è importante per il quartiere sia per il valore sociale (senza la scuola il quartiere e il centro - dove sorge - rischia di morire e diventare un deserto come già lo sono i portici dove ci sono ormai solo le poste dopo la chiusura dell’edicola e del supermercato) e didattico, che trova la sua massima espressione nel tempo pieno e nel momento in cui la scuola venisse smembrata l’essenza stessa del tempo pieno verrebbe a mancare con il conseguente impoverimento dell’esperienza scolastica della IV Novembre, esperienza che, come ha detto Rosaria Violi ex insegnate della scuola e ora dottoranda all’Università della Bicocca di Milano, viene lì studiata e portata come esempio di ottima didattica!
Alcuni genitori hanno anche rimarcato che trasferire un’intera sezione presso la Don Rimoldi provocherà la promiscuità tra i bambini delle elementari (6 anni) con quelli più grandi delle medie (13 anni) sia nella mensa (abbastanza piccola) che in palestra e nei bagni, promiscuità che i bambini hanno già sperimentato in malo modo alcuni anni fa quando la IV Novembre fu chiusa per alcuni lavori di manutenzione che la fanno ora una delle scuola più a norma di tutte a Varese a dispetto di altre scuole della città in cui ci sono problemi strutturali.
I presenti si sono chiesti perchè tutto questo, perchè la giunta comunale ha deciso ciò, e a questo a risposto in modo ironico la consigliera provinciale Luisa Oprandi quando ha detto che si chiude la IV Novembre perchè il comune sta cercando una scuola libera per metterci un’altra scuola e dalla platea si sono alzate alcune voci che indicavano nella scuola privata Manfredini la scuola interessata visto che la IV Novembre è una struttura completamente rinnovata dotata di tutto quello che serve per poter svolgere, come si svolge attualmente, un’ottima didattica.
Infatti la stessa maestra Fiorenza Taglione, a nome di tutte le maestre e maestri della scuola, ha detto che la didattica che si fa a San Fermo è ottima, nella scuola si usano tutti gli ambienti in maniera sistematica ed educativa. Ci sono attività trasversali e la prova è che ci sono anche bambini che vengono da fuori a frequentare la scuola proprio per questa valenza.
E’ stato rimarcato che non dovrà essere una lotta tra “poveri”, ovvero quartiere contro quartiere perchè l’obiettivo di tutti deve essere la salvezza di tutte le scuole implicate in questa ristrutturazione proprio perchè tutte le scuole hanno le loro ragioni di esistere e le scuole di quartiere sono una risorsa importante per mantenerli vivi. E’ stato chiesto che le scuole che per ora sono state “salvate“ dalla chiusura rifiutino questa proposta perchè rimanderebbe solo di un anno la questione e perchè questa decisione presa in maniera così superficiale invece di risolvere un problema né ha creati due.
Alla fine della serata è stata iniziata la raccolta di firme, già operativa anche online sul sito creato appositamente per salvare dalla chiusura la IV Novembre raggiungibile all’indirizzo: www.4novembre.blogspot.com.
Inoltre sono state decise varie iniziative tra cui un’occupazione pacifica della scuola che però non intralcerà il normale svolgimento delle lezioni ed è stata anche proposta la presenza massiccia di tutti i genitori ai prossimi consigli comunali già dal prossimo di giovedì per manifestare la compattezza di tutti ed invitando anche i genitori delle altre scuole ad essere presenti e solidali.
E’ stata inoltre invitata l’assessore Tomassini a venire a spiegare le ragioni di una scelta, che sembra tanto sbagliata, a tutti i genitori e non solo attraverso comunicati o interviste e come hanno detto i maestri della scuola è da 5 giorni che aspettano che la stessa li chiami per un incontro che le hanno chiesto già all’indomani delle decisione presa e che ad oggi non è stato ancora confermato mentre le stesse insegnanti avranno un incontro con il provveditore già nella giornata di oggi martedì.
La serata si è quindi conclusa con la consapevolezza di tutti che sarà una lotta dura ma che verrà fatta fino a che la decisione non verrà annullata per il bene dei bambini, la cosa più importante!
(di Tiberio Calamai)"
"Ieri sera presso l’Auditorium della scuola media Don Rimoldi di San Fermo si sono incontrati oltre 250 tra genitori, nonni e insegnanti dei bambini che frequentano la scuola IV Novembre che, nell’intenzione della maggioranza che governa il comune di Varese, dovrebbe essere smembrata e i suoi alunni costretti a migrare in due scuole distanti oltre due chilometri tra loro con tutti i problemi didattici e logistici del caso.
La serata, organizzata dall’associazione genitori “Insieme per la scuola” presieduta a Massimo Torresin, è stata l’occasione per ribadire che la IV Novembre è un fiore all’occhiello tra le scuole di Varese, è una scuola funzionale e a misura di bambino come è stato ribadito in una lettera scritta dall’ex assessore di Varese Ovidio Cazzola che fu tra i promotori della sua costruzione e che ha ricordato già all’epoca della anticipava di molto le vigenti normative in materia di edilizia scolastica.
La serata si è articolata con gli interventi di alcuni genitori, nonni e docenti e tutti hanno ribadito che la scuola è importante per il quartiere sia per il valore sociale (senza la scuola il quartiere e il centro - dove sorge - rischia di morire e diventare un deserto come già lo sono i portici dove ci sono ormai solo le poste dopo la chiusura dell’edicola e del supermercato) e didattico, che trova la sua massima espressione nel tempo pieno e nel momento in cui la scuola venisse smembrata l’essenza stessa del tempo pieno verrebbe a mancare con il conseguente impoverimento dell’esperienza scolastica della IV Novembre, esperienza che, come ha detto Rosaria Violi ex insegnate della scuola e ora dottoranda all’Università della Bicocca di Milano, viene lì studiata e portata come esempio di ottima didattica!
Alcuni genitori hanno anche rimarcato che trasferire un’intera sezione presso la Don Rimoldi provocherà la promiscuità tra i bambini delle elementari (6 anni) con quelli più grandi delle medie (13 anni) sia nella mensa (abbastanza piccola) che in palestra e nei bagni, promiscuità che i bambini hanno già sperimentato in malo modo alcuni anni fa quando la IV Novembre fu chiusa per alcuni lavori di manutenzione che la fanno ora una delle scuola più a norma di tutte a Varese a dispetto di altre scuole della città in cui ci sono problemi strutturali.
I presenti si sono chiesti perchè tutto questo, perchè la giunta comunale ha deciso ciò, e a questo a risposto in modo ironico la consigliera provinciale Luisa Oprandi quando ha detto che si chiude la IV Novembre perchè il comune sta cercando una scuola libera per metterci un’altra scuola e dalla platea si sono alzate alcune voci che indicavano nella scuola privata Manfredini la scuola interessata visto che la IV Novembre è una struttura completamente rinnovata dotata di tutto quello che serve per poter svolgere, come si svolge attualmente, un’ottima didattica.
Infatti la stessa maestra Fiorenza Taglione, a nome di tutte le maestre e maestri della scuola, ha detto che la didattica che si fa a San Fermo è ottima, nella scuola si usano tutti gli ambienti in maniera sistematica ed educativa. Ci sono attività trasversali e la prova è che ci sono anche bambini che vengono da fuori a frequentare la scuola proprio per questa valenza.
E’ stato rimarcato che non dovrà essere una lotta tra “poveri”, ovvero quartiere contro quartiere perchè l’obiettivo di tutti deve essere la salvezza di tutte le scuole implicate in questa ristrutturazione proprio perchè tutte le scuole hanno le loro ragioni di esistere e le scuole di quartiere sono una risorsa importante per mantenerli vivi. E’ stato chiesto che le scuole che per ora sono state “salvate“ dalla chiusura rifiutino questa proposta perchè rimanderebbe solo di un anno la questione e perchè questa decisione presa in maniera così superficiale invece di risolvere un problema né ha creati due.
Alla fine della serata è stata iniziata la raccolta di firme, già operativa anche online sul sito creato appositamente per salvare dalla chiusura la IV Novembre raggiungibile all’indirizzo: www.4novembre.blogspot.com.
Inoltre sono state decise varie iniziative tra cui un’occupazione pacifica della scuola che però non intralcerà il normale svolgimento delle lezioni ed è stata anche proposta la presenza massiccia di tutti i genitori ai prossimi consigli comunali già dal prossimo di giovedì per manifestare la compattezza di tutti ed invitando anche i genitori delle altre scuole ad essere presenti e solidali.
E’ stata inoltre invitata l’assessore Tomassini a venire a spiegare le ragioni di una scelta, che sembra tanto sbagliata, a tutti i genitori e non solo attraverso comunicati o interviste e come hanno detto i maestri della scuola è da 5 giorni che aspettano che la stessa li chiami per un incontro che le hanno chiesto già all’indomani delle decisione presa e che ad oggi non è stato ancora confermato mentre le stesse insegnanti avranno un incontro con il provveditore già nella giornata di oggi martedì.
La serata si è quindi conclusa con la consapevolezza di tutti che sarà una lotta dura ma che verrà fatta fino a che la decisione non verrà annullata per il bene dei bambini, la cosa più importante!
(di Tiberio Calamai)"
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