LA IV NOVEBRE non CHIUDE più!!!!
Abbiamo vinto la nostra battaglia!!!

Associazione Genitori Insieme per la Scuola

Pubblichiamo una lettera che ci ha mandato Massimo Torresin, presidente dell'Associazione Genitori Insieme per la Scuola
"Cari genitori,
sono profondamente rattristato da ciò che sta accadendo in modo così repentino, inaspettato; mi sembrava fin troppo bello che per una volta di fronte all’ennesimo tentativo di razionalizzazione della scuola attuato dal comune la nostra IV Novembre ne fosse fuori. Per raccontarvi la mia precedente esperienza in tema, abbiate pazienza, occorre che vi intrattenga in breve, se non già a conoscenza, su il tipo di organizzazione precedente e la sua trasformazione.
I diversi plessi erano organizzati in Circoli Didattici dove erano aggregate diverse scuole elementari, la IV Novembre, la De Amicis, la Mazzini, la Cairoli ecc… guidate dal dirigente scolastico e consiglio di istituto di cui all’epoca ne sono stato anche il presidente. Questa carica mi consentì di partecipare alla consulta, organo preposto per formulare proposte all’assessorato ai servizi educativi / comune in merito a quella razionalizzazione finalizzata alla creazione degli attuali Istituti Comprensivi. Inutile dire che la scelta finale fu dettata da mere questioni di carattere pratico tralasciando le varie proposte di contenuto formulate; un Istituto Comprensivo di sole scuole elementari / medie portava ad un naturale confronto degli insegnanti finalizzato al miglioramento degli obiettivi didattici con il coordinamento del dirigente. E’ chiaro che con la verticalizzazione, cioè la presenza nell’ambito dell’Istituto Comprensivo di diverse scuole di ordine e grado come ad esempio nel nostro che annovera la scuola materna, elementari e medie questa possibilità diminuisce notevolmente, per non dire che si annulla. Il Comune decise di costruire la nuova razionalizzazione scolastica seguendo il criterio geografico: la città di Varese è costruita sull’asse portante Bizzozzero – Masnago, che taglia in due la città, la realizzazione degli Istituti Comprensivi si fonda su questa linea di demarcazione e fateci caso, non ci sono plessi scolastici al di qua o al di la di tale linea che appartengono allo stesso Istituto Comprensivo. Si inaugura quindi il criterio della praticità, della funzionalità. La mia impressione fu quella di aver assistito ad una riorganizzazione logistica.
Oggi si continua su questa strada anzi peggio, si vuole chiudere una scuola. Un atto di morte. Francamente ho compiuto ogni sforzo ma non capisco, come si fa a salvaguardare un quartiere chiudendone la scuola elementare? Riuscite ad immaginare l’aumento del degrado nel centro del rione con la IV Novembre chiusa? Ma non preoccupatevi, ci viene detto, l’operazione è strettamente monitorata dal punto di vista organizzativo ed educativo e gli insegnanti grazie alla loro grande capacità sapranno gestire egregiamente le due realtà. Infine: ci saranno magari nuovi spazi aggregativi a favore di insediamenti sociali culturali ecc…. presenti sul territorio; mai e poi mai vorrò lì insediare l’attività dell’associazione e spero che tale pensiero sia condiviso anche dalle altre realtà presenti sul territorio che con tanta fatica lavorano. Mi viene da pensare: e se in futuro si insediasse una scuola privata?
Bene ha scritto il consigliere di circoscrizione Marco Demontis “Non chiamiamola più IV Novembre! Sarà un’altra cosa e 40 anni di sperimentazioni educative e pedagogiche saranno cancellati da una semiriunione che appare umorale e razionalizzatrice e che non ha compreso che la scuola per un territorio è una grande questione di vita…..”
La IV Novembre è l’unica scuola del comune dove è attivo il tempo pieno ed è munita di adeguati spazi per i laboratori, ha una struttura decorosa – anche sotto il profilo della normativa - con spazi ampi e luminosi a vera dimensione di bambino. A proposito di tempo pieno si dovrebbe sapere che questo implica un lavoro trasversale e di compresenza tra le calassi, come potrà essere compatibile con uno smembramento dei cicli su due differenti plessi? Ma allora perché smembrarla, chiuderla?
Di tutto questo mi stupisce la superficialità dei politici, così lontani dal territorio, disinteressati pronti solo a parole di circostanza. Bisogna riflettere opportunamente per il futuro sul nostro territorio; nell’immediato vi è la necessità agire (Raccolta firme? Lenzuola di protesta? Stese in città però perché a San Fermo la gente ci arriva ma non passa). Di sicuro le proposte all’incontro di lunedì non mancheranno, ma vorrei invitavi anche ad intensificare l’impegno soprattutto in questo momento. Lo strumento esiste, è l’associazione genitori che non è cosa privata ma di tutti i genitori, occorrono forze nuove! Sarebbe bello pensare per il futuro ad un progetto più ampio con il proposito di operare non solo sulla scuola ma su tutto il territorio……………..
Arrivederci a presto.
Un caro saluto a tutti.
Massimo Torresin
Presidente Associazione Genitori Insieme per la Scuola"

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