Abbiamo vinto la nostra battaglia!!!
la IV NOVEMBRE non chiude piu'!!!!!!!!!!!!!!!!
admin, martedì 1 dicembre 2009La IV Novembre anche a San Siro
admin, lunedì 16 novembre 2009I tifosi della Cimberio con noi!!
admin, lunedì 9 novembre 2009Domenica 8 novembre i tifosi della Curva Nord della Cimberio Varese hanno esposto uno striscione dedicato alla nostra scuola.
Eccolo:
La IV Novembre chiude!?!?!?!? FORSE NON PIU', VEDREMO!
admin, venerdì 23 ottobre 2009Ieri sera, giovedì 22, l'assessore Tomassini ha letto in Consiglio Comunale una dichiarazione in cui è stato detto che i progetti di verticalizzazione e razionalizzazione delle scuole di Varese veniva scissi in due distinti progetti. Sul primo, la verticalizzazione, il comune andrà avanti riducendo da 8 a 6 i circoli didattici mentre per la razionalizzazione (la chiusura delle scuole) il comune avrebbe (diciamo avrebbe) deciso di prendersi del tempo e la giunta ha ritenuto di approfondire il tema con un metodo più partecipativo, da subito, inserendo la discussione anche nell’ambito di elaborazione del piano generale del territorio. Sarà riservata attenzione alle osservazioni che partiranno dalla città, senza dimenticare il lavoro di approfondimento da fare con i consiglieri e gli organi scolastici. L’intenzione è quella di non volere imporre nulla, e di arrivare a scelte condivise.
Noi tutti speriamo che questo avvenga ma continueremo a stare sul chi vive per evitare che ci sia un'altra notte infausta come quelle tra il 7 e 8 ottobre scorsi.
Di sicuro è che la smembramento non ci sarà ma i punti fermi rimango sempre quelli che la IV Novembre non si tocca, nè si scorpora né vi si fa confluire altre scuole intaccando la sua unicità sul territorio varesino e non solo!!!!!!!!!!!!!
L'antefatto:
Come un fulmine a ciel sereno è arrivata a tutti noi genitori degli alunni della IV Novembre la notizia che la nostra scuola chiuderà e i due corsi saranno smistati tra la De Amicis a Valle Olona e alla Scuola Media Don Rimoldi.
Questo blog nasce proprio per contestare questa INSENSATA decisione del Comune contro una scuola che in questi 40 anni ha fatto tanto per un quartiere come San Fermo!
La relazione dell'Assessore Tomassini
admin,Questa Giunta ha cercato sempre di ascoltare il territorio ma, l’urgenza delle scadenze che all’inizio ci era stata segnalata (ma che ora, invece, i livelli istituzionali superiori dicono non essere più cogente) non ha concesso la possibilità di prevedere una fase preliminare di confronto più ampia di quanto sia stato fatto, fase che, probabilmente, sarebbe stata utile per meglio comprendere insieme lo spessore del problema e le possibili soluzioni.
La razionalizzazione irrazionale della Giunta varesina
admin, martedì 20 ottobre 2009Grazie San Fermo!!!
admin, venerdì 16 ottobre 2009L'assessore Tomassini: "Il mio piano era quello giusto"
admin,Grave errore tagliare gli istituti che funzionano
admin, giovedì 15 ottobre 2009L'appello di Margherita Giromini per la scuola IV Novembre
admin,Noi che abbiamo fatto parte, nel corso degli anni della sua storia, della scuola IV Novembre di San Fermo;
Noi che abbiamo sempre creduto alla scuola come centro propulsore di educazione e di cultura;
Noi che ci siamo spesi come organizzatori, educatori, insegnanti, genitori, rappresentanti delle componenti scolastiche negli organi collegiali;
Noi che abbiamo investito risorse anche personali e tanta passione educativa per mantenere viva l’esperienza di un tempo scuola innovativo, ricco di proposte e coinvolgente;
Noi che abbiamo lavorato perché la scuola IV Novembre crescesse nel quartiere come un luogo di aggregazione per le famiglie;
Noi che pensiamo che la scuola sia soprattutto un investimento sul futuro e non solo una spesa, da ridurre per prima appena i tempi richiedano dei sacrifici,
CHIEDIAMO CHE LA SCUOLA PRIMARIA IV NOVEMBRE DI SAN FERMO CONTINUI A SVOLGERE IL SUO SERVIZIO IN FAVORE DELLA COMUNITA’ LOCALE"
Scuola“IV Novembre”, luogo di identità, relazione e storia
admin,Rassegna Stampa 1
admin, martedì 13 ottobre 2009"Ieri sera presso l’Auditorium della scuola media Don Rimoldi di San Fermo si sono incontrati oltre 250 tra genitori, nonni e insegnanti dei bambini che frequentano la scuola IV Novembre che, nell’intenzione della maggioranza che governa il comune di Varese, dovrebbe essere smembrata e i suoi alunni costretti a migrare in due scuole distanti oltre due chilometri tra loro con tutti i problemi didattici e logistici del caso.
La serata, organizzata dall’associazione genitori “Insieme per la scuola” presieduta a Massimo Torresin, è stata l’occasione per ribadire che la IV Novembre è un fiore all’occhiello tra le scuole di Varese, è una scuola funzionale e a misura di bambino come è stato ribadito in una lettera scritta dall’ex assessore di Varese Ovidio Cazzola che fu tra i promotori della sua costruzione e che ha ricordato già all’epoca della anticipava di molto le vigenti normative in materia di edilizia scolastica.
La serata si è articolata con gli interventi di alcuni genitori, nonni e docenti e tutti hanno ribadito che la scuola è importante per il quartiere sia per il valore sociale (senza la scuola il quartiere e il centro - dove sorge - rischia di morire e diventare un deserto come già lo sono i portici dove ci sono ormai solo le poste dopo la chiusura dell’edicola e del supermercato) e didattico, che trova la sua massima espressione nel tempo pieno e nel momento in cui la scuola venisse smembrata l’essenza stessa del tempo pieno verrebbe a mancare con il conseguente impoverimento dell’esperienza scolastica della IV Novembre, esperienza che, come ha detto Rosaria Violi ex insegnate della scuola e ora dottoranda all’Università della Bicocca di Milano, viene lì studiata e portata come esempio di ottima didattica!
Alcuni genitori hanno anche rimarcato che trasferire un’intera sezione presso la Don Rimoldi provocherà la promiscuità tra i bambini delle elementari (6 anni) con quelli più grandi delle medie (13 anni) sia nella mensa (abbastanza piccola) che in palestra e nei bagni, promiscuità che i bambini hanno già sperimentato in malo modo alcuni anni fa quando la IV Novembre fu chiusa per alcuni lavori di manutenzione che la fanno ora una delle scuola più a norma di tutte a Varese a dispetto di altre scuole della città in cui ci sono problemi strutturali.
I presenti si sono chiesti perchè tutto questo, perchè la giunta comunale ha deciso ciò, e a questo a risposto in modo ironico la consigliera provinciale Luisa Oprandi quando ha detto che si chiude la IV Novembre perchè il comune sta cercando una scuola libera per metterci un’altra scuola e dalla platea si sono alzate alcune voci che indicavano nella scuola privata Manfredini la scuola interessata visto che la IV Novembre è una struttura completamente rinnovata dotata di tutto quello che serve per poter svolgere, come si svolge attualmente, un’ottima didattica.
Infatti la stessa maestra Fiorenza Taglione, a nome di tutte le maestre e maestri della scuola, ha detto che la didattica che si fa a San Fermo è ottima, nella scuola si usano tutti gli ambienti in maniera sistematica ed educativa. Ci sono attività trasversali e la prova è che ci sono anche bambini che vengono da fuori a frequentare la scuola proprio per questa valenza.
E’ stato rimarcato che non dovrà essere una lotta tra “poveri”, ovvero quartiere contro quartiere perchè l’obiettivo di tutti deve essere la salvezza di tutte le scuole implicate in questa ristrutturazione proprio perchè tutte le scuole hanno le loro ragioni di esistere e le scuole di quartiere sono una risorsa importante per mantenerli vivi. E’ stato chiesto che le scuole che per ora sono state “salvate“ dalla chiusura rifiutino questa proposta perchè rimanderebbe solo di un anno la questione e perchè questa decisione presa in maniera così superficiale invece di risolvere un problema né ha creati due.
Alla fine della serata è stata iniziata la raccolta di firme, già operativa anche online sul sito creato appositamente per salvare dalla chiusura la IV Novembre raggiungibile all’indirizzo: www.4novembre.blogspot.com.
Inoltre sono state decise varie iniziative tra cui un’occupazione pacifica della scuola che però non intralcerà il normale svolgimento delle lezioni ed è stata anche proposta la presenza massiccia di tutti i genitori ai prossimi consigli comunali già dal prossimo di giovedì per manifestare la compattezza di tutti ed invitando anche i genitori delle altre scuole ad essere presenti e solidali.
E’ stata inoltre invitata l’assessore Tomassini a venire a spiegare le ragioni di una scelta, che sembra tanto sbagliata, a tutti i genitori e non solo attraverso comunicati o interviste e come hanno detto i maestri della scuola è da 5 giorni che aspettano che la stessa li chiami per un incontro che le hanno chiesto già all’indomani delle decisione presa e che ad oggi non è stato ancora confermato mentre le stesse insegnanti avranno un incontro con il provveditore già nella giornata di oggi martedì.
La serata si è quindi conclusa con la consapevolezza di tutti che sarà una lotta dura ma che verrà fatta fino a che la decisione non verrà annullata per il bene dei bambini, la cosa più importante!
(di Tiberio Calamai)"
Rassegna Stampa 2
admin,L’auditorium della scuola media "Don Rimoldi" di San Fermo era gremito di persone, almeno 250 tra genitori, alunni, ex alunni, nonni, insegnanti, politici (pochi), consiglieri di circoscrizione, dirigenti scolastici e preti. Un’intera comunità si è riunita in assemblea perché determinata a non perdere la propria scuola elementare - la “IV Novembre” - e a non far cancellare trent’anni di storia del quartiere. La serata è stata una lezione di democrazia: i rappresentanti dell’associazione genitori e del consiglio di istituto (Massimo Torresin, Gianluca Costantini e Sara Vanetti) hanno introdotto l’argomento, lasciando poi che fossero i presenti a fare proposte e riflessioni, annotate puntualmente su un cartellone.
I cittadini di questo quartiere si sono sentiti offesi non solo dal contenuto del provvedimento della giunta Fontana, ma anche per il metodo con cui è stato preso. «È inaccettabile il fatto che questa decisione non sia stata condivisa con nessuno» ha detto Massimo Torresin, dell’associazione genitori. «È stata una scelta avventata, dell’ultimo momento. Ma la "IV Novembre" è inattaccabile, perché ha tutti i dati oggettivi a suo favore».
I dati oggettivi di cui parla Sara Vanetti sono i parametri richiesti dal ministro Gelmini alle scuole elementari per poter “rimanere in vita”. Questa è, dunque, la prima domanda a cui l’assessore Patrizia Tomassini e la giunta Fontana dovranno dare una risposta: perché hanno deciso di sacrificare la scuola elementare di San Fermo, nonostante sia una delle poche ad avere tutti i numeri in regola?
«Non ci prendano per scemi – ha dichiarato Luisa Oprandi, insegnante e consigliere provinciale del Pd – Stanno cercando una scuola libera e qualcuno vuole smantellare la "IV Novembre" per metterci qualcosa d’altro». L’ipotesi ha trovato subito una conferma tra il pubblico: «La scuola Manfredini», ha urlato un uomo dalla platea.
Nel piano elaborato dall’assessore Tomassini, la "IV Novembre" viene smembrata: una parte degli alunni andrà alla media Don Rimoldi e una parte alla «agonizzante» "De Amicis", scuola elementare di Valle Olona. «La "De Amicis" non è a norma e se trasferiscono i bambini in quella scuola faccio un esposto in procura» ha detto un nonno piuttosto arrabbiato. Mentre molti genitori nei loro interventi hanno manifestato preoccupazione per la «notevole promiscuità che si verrebbe a creare tra bambini piccoli e ragazzi della scuola media».
In questa vicenda, però, c’è in gioco soprattutto il valore pedagogico. La scuola "IV Novembre" è un modello, un caso studiato nelle università. Ci sono insegnanti che hanno scelto di venire a vivere a San Fermo per poter realizzare «un sogno» professionale. Ci sono maestre che qui hanno iniziato giovanissime e ora fanno le ricercatrici in università. Ci sono genitori che molti anni fa sono stati allievi della IV Novembre e che oggi sono ritornati nel quartiere per fare studiare in quella scuola i propri figli. Anche di questo vorranno discutere insegnanti e genitori con amministratori comunali e istituzioni scolastiche. «Ho cercato l’assessore Tomassini venerdì scorso – ha raccontato la maestra Fiorenza Taglione –. Sono passati cinque giorni e ancora non si è fatta sentire».
Nei piani alti qualcuno si è accorto che questa situazione puo’ diventare esplosiva e così già oggi, martedì 13 ottobre, insegnanti e preside della "IV Novembre" incontreranno il provveditore Claudio Merletti per discutere della situazione. L’associazione genitori ha già raccolto oltre 250 firme e messo in fila una serie di iniziative, compresa un’occupazione pacifica della scuola («che non intralci il normale svolgimento delle lezioni»), annunciando una «battaglia civile» in consiglio comunale.
(di Michele Mancino)"
Comunicato Stampa PD
admin,La nuova proposta crea ulteriore confusione e incertezza, oltre che correre il rischio di aprire una guerra tra poveri.
Legare il mantenimento della Foscolo al vincolo che si crei una classe prima di almeno 25 alunni è discriminante, perchè in tutta Italia per formare una classe il limite minimo, fissato dal ministero, è di 15 alunni.
La proposta di chiudere la IV Novembre di San Fermo spostando un corso di 5 classi alla scuola media Don Rimoldi di San Fermo e l'altro corso di 5 classi alla De Amicis di Valle Olona è improponibile dal punto di vista tecnico, oltre che del buon senso. Come è possibile che una tale proposta emersa nell'arco di poche ore senza possibilità di alcuna valutazione didattica e pedagogica possa essere sostenuta? Può un provvedimento frutto di un colpo al cerchio e un altro alla botte avere ricadute positive sui nostri bambini?
La scuola De Amicis può continuare a vivere, perchè dai dati di iscrizione alla scuola materna locale e dalle intenzioni manifestate dalle famiglie è dimostrabile che si può raggiungere agevolmente il limite dei 15 bambini richiesto dal ministero per attivare la classe prima, applicando le stesse garanzie offerte alla Foscolo, corrette con il limite di 15 anziché 25. Questo senza “travasi” di bambini e smembramenti di scuole.
Altrettanto inquietante è l'affermazione del comunicato stampa diramato dal comune di Varese che dice:
“Ci si impegna, inoltre, ad operare la razionalizzazione degli stabili comunali analoghe a quelle della “IV Novembre”/”Don Rimoldi/De Amicis anche in altre zone della città.”
Questo sicuramente creerà sconcerto e disorientamento in tutte le famiglie varesine, trasmettendo un senso generale di incertezza sul futuro scolastico dei propri figli.
I bambini e le famiglie hanno bisogno di certezze e tranquillità sapendo che possono gestire il proprio già complicato menage familiare (tra accompagnare i figli a scuola e organizzare il loro rientro appoggiandosi a nonni, parenti, amici, baby sitter), senza aspettarsi sorprese, come quella capitata tra capo e collo ai genitori di San Fermo, catapultati, loro malgrado, nell'occhio del ciclone.
Rimettiamo al centro del dibattito i bambini e le loro esigenze!
Il Partito Democratico chiede che la maggioranza di centro destra rinunci all'idea di chiudere le scuole e si limiti semplicemente ad approvare la verticalizzazione degli istituti, con la conseguente riduzione delle dirigenze da 8 a 6, cosa che già soddisfa pienamente i parametri imposti dalle varie normative e direttive nazionali.
Gruppo Consiliare - PD - Varese"
La circoscrizione 5 boccia la chiusura della IV Novembre
admin,Pubblichiamo il documento emesso da tutto il Consiglio di Circosrizione sulla chiusura della IV Novembre e della De Amicis.
- è in corso di approvazione da parte del Consiglio Comunale di Varese un piano di riorganizzazione della rete scolastica comunale;
- tale progetto è stato predisposto SENZA IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI INTERESSATI, NE’ DI QUESTO CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE;
- il Consiglio è venuto a conoscenza dai media locali della decisione, assunta in una riunione di maggioranza del 7/10/2009, di smistare le due sezioni della Scuola elementare IV Novembre presso la Scuola media Don Rimoldi e la Scuola elementare De Amicis.
Considerato che:
- questo Consiglio di Circoscrizione ritiene le scuole rionali una ricchezza fondamentale per il mantenimento dell’identità dei quartieri;
- la maggioranza consiliare non ha, ancora una volta, ritenuto di dover coinvolgere i rappresentanti territoriali;
- la decisione presa in merito alla Scuola elementare IV Novembre non era MAI stata preventivata o condivisa con il territorio;
- la giunta non ha preso in considerazione le nostre richieste relative al miglioramento del servizi e a significative garanzie per i prossimi anni sul futuro della scuola De Amicis;
Il Consiglio della Circoscrizione n°5 si dichiara contrario all’ipotesi prospettata per la scuola IV Novembre.
Il Consiglio di Circoscrizione censura inoltre, ancora una volta, il comportamento dell’Assessorato di competenza per non aver interpellato, nonostante il precedente ammonimento, i genitori, il quartiere, la Circoscrizione.
- di motivare le decisioni in merito alla scuola IV Novembre al corpo docente, alle famiglie, a questo consiglio, chiarendo i molti punti che un mero comunicato stampa, con il quale si è voluto decretare la morte di una scuola, ha lasciato in ombra;
- di spiegare i motivi che hanno escluso la presenza dell’organo territoriale, la Circoscrizione, da un tavolo che deliberava su un provvedimento di suo interesse;
- la disponibilità dell’Assessore a prendere parte ad una seduta straordinaria del Consiglio per discutere di quanto accaduto e del futuro dei plessi scolastici dei nostri quartieri;
A che pro allora si parla di Decentramento? Sino al 2011 le Circoscrizioni sono attive sul territorio cittadino. Pertanto ci rivolgiamo infine anche all’Assessore al Decentramento Amministrativo per avere delucidazioni in merito al nostro ruolo.
Comunicato dei docenti dell'Istituto Comprensivo Varese 4
admin, lunedì 12 ottobre 2009Privare un quartiere di una scuola è sempre un atto gravissimo che comporta oneri e conseguenze a livello sociale per le famiglie. Si aggiunga che la IV Novembre è da sempre una scuola innovativa e propositiva nell’ambito dell’ intera provincia di Varese con l’offerta formativa del tempo pieno che risponde efficacemente alle esigenze delle famiglie.
DI FRONTE A SCELTE COSI’ GRAVI E ASSURDE , ESPRIMIAMO LA NOSTRA TOTALE SOLIDARIETA’ ALLE FAMIGLIE E AI COLLEGHI DELLA IV NOVEMBRE E RIBADIAMO IL NOSTRO SECCO E DECISO NO ALLA CHIUSURA DELLA SCUOLA, PERCHÉ DI CHIUSURA SI TRATTA E NON DI TRAVASO!
Lettera di Stefania Cipolat
admin,Qualcuno è arrivato addirittura ad insinuare che sia stata io a manipolare la decisione di non chiudere la De Amicis, perchè sono di Valle Olona , e certo la mia influenza politica verso i miei "capi" (come sono stati definiti) mi ha donato tanto potere.
Beh, francamente non potevo non controbattere. In primis perchè , ripeto, la Circoscrizione non è stata interpellata ( e da qui la decisione di "ribellarci" con un documento condiviso) nell'iter di revisione dei plessi scolastici.
In secondo luogo mi sta bene che qualcuno abbia antipatia nei miei confronti, magari reciproca (fa parte dei rapporti umani), ma pensare che sia stata solo io a far cambiare idea sulla De Amicis è a dir poco assurdo. Certo, c'è stato un gan tam tam e ne hanno merito tutte le mamme, tutti i papà e tutti i residenti di buon senso che hanno preso sotto braccio anche il Consiglio di Circoscrizione (intero!) per far sentire la propria voce.
Vorrei facessimo, tutti insieme, lo stesso ora, per San Fermo.
Senza campanilismi, senza MAI sentirmi ancora dire che forse sarebbe stato meglio chiudere Valle Olona per scontentare meno famiglie! I Nostri bambini devono restare, nell'età delicata ed importante della loro prima formazione, sul nostro territorio.
TUTTI i Consiglieri di Circoscrizione risiedono sul territorio e lavorano, INDISTINTAMENTE, per tutti e tre i nostri rioni.
Certo non vogliamo la chiusura della De Amicis! Avremmo fatto la guerra anche se si fosse trattato di un solo bambino, con la stessa enfasi e lo stesso cuore.
Così come ora fiancheggiamo Voi genitori, Voi insegnanti, nell'ascoltare e condividere le Vostre riflessioni, la Nostra battaglia.
Non lasciate però che qualche voce fuori dal coro straparli additando questo o quell'altro, genitore o rappresentante istituzionale che sia.
Questa sera il Consiglio di Circoscrizione sarà presente e sottoscriverà il suo documento. Poi sarà lì per ascoltare Voi. Ma senza personalismi da entrambe le parti. Perchè ci sia un coro unico.
Noi difenderemo davanti agli Assessorati di competenza il nostro diritto, come Consiglieri Circoscrizionali, di essere ascoltati e resi partecipi delle decisioni per il nostro territorio.
Ma mai nessuno pensi che chi di noi vive a Belforte sia di parte per Belforte, e via dicendo per gli altri quartieri.
Forza, solo così possiamo dimostrare ai nostri bambini di essere realmente ADULTI.
UNITI POSSIAMO!
Stefania Cipolat
Solidarietà dalla Foscolo
admin, domenica 11 ottobre 2009Noi della Foscolo non possiamo non essere solidali con la vostra protesta.
"Se si chiudono le scuole si tagliano le radici"
- Presente: si toglie il legame con il territorio
- Passato: si tagliano le radici con la storia di un quartiere
- Futuro: si toglie un riferimento ai nostri figli
Ma tutto questo quanto costa? Quanto si risparmia veramente?
http://nonchiudiamolafoscolo.wordpress.com
IV Novembre, si allarga la protesta. Le insegnanti: «Vicenda oscura»
admin,Articolo tratto da La Provincia di Varese del 11/10/2009
Se basta una notte per cancellare la storia di una scuola!
admin, sabato 10 ottobre 2009Ma vi rendete conto che per chi ha più figli divisi in diverse sezioni diventa un grosso problema organizzativo? Stiamo parlando di bambini e non di adulti o cose che puoi spostare come vuoi! Dobbiamo assolutamente difendere il bene comune e non gli interessi di pochi altri.
Se molti pensano che San Fermo sia un quartiere dormiente e diviso ha sbagliato a fare i conti, ci uniremo tutti per il bene primario dei nostri bambini.
Confidiamo nel buon senso di tutti.
Grazie
Rita Traetta & Tiberio Calamai
Si uccide la "IV novembre" per consegnarla a qualche istituto privato?
admin,Tutto bene dunque? Si? No? Tutti tranquilli? Tutto a posto? Tutti contenti? Ma…, forse tra le pieghe del documento risultato del vertice è scappato un piccolo, lieve errore di "chirurgia istituzionale"….O non è un errore?
Nel piano di salvaguardia dei plessi scolastici (tutti frutto di altissime considerazioni storico-sociologiche sulla valenza di una scuola su di un territorio, il suo valore sulla comunità locale, l’effetto sulle attività commerciali, bla, bla….), nel comparto territoriale S. Fermo/Valle Olona, viene (così, come voce dal sen fuggita…) annunciato il salvamento della scuola primaria De Amicis (Vivaddio!), ottenuto attraverso "l’iniezione" nella stessa di un corso intero della scuola pari grado IV NOVEMBRE di S. Fermo. Oh bella, si chiede il lettore medio, cosa accadrà dunque agli altri corsi della scuola di S. Fermo medesima? Presto detto: traslazione del rimanente presso il plesso della scuola media don Rimoldi (che ha spazi disponibili) e… arrivederci scuola.
Presto, i sali…!
Dopo l’immancabile svenimento iniziale, l’uomo (donna) medio prova (pur basito, stordito, esterrefatto, rincretinito da tanta inaspettata novità) a radunar neuroni e ad abbozzare una qualche forma di reazione cerebrale, che può sintetizzarsi così:
IL METODO: stiamo discutendo di un piano di razionalizzazione che deriva (in parte) da norme dello Stato e sul quale l’amministrazione ha tenuto per un’intera estate in stato di allerta permanente le famiglie preannunciando nomi e cognomi (contenuti in un elenco esaustivo) dei plessi scolastici potenzialmente interessati al piano stesso (da cui peraltro la scuola elementare IV NOVEMBRE è stata ab origine esclusa). Da quel momento (e con piena legittimità democratica) le famiglie e le organizzazioni del territorio hanno intrapreso la loro ragionevole opera di contrasto alle decisioni in fieri. Quindici giorni orsono, in Consiglio comunale, viene deciso un rinvio della discussione e della decisione sulla faccenda. L’altra sera, in un meraviglioso vertice della maggioranza ove la questione viene ripresa in vista della determinazione formale (in commissione ed in consiglio) viene messo mano all’intero quadro, ottenendo di: a) salvare TUTTI, salvo l’unica scuola MAI interessata dal piano (lontana quindi anche da esercizi di difesa varia, in quanto non attaccata); b) farlo con un metodo proditorio che accantona totalmente la discussione, avalla mancanza di comunicazione e condivisione, e che ripugna per assenza di stile, razionalità, democraticità, oltre la soglia della morte della civiltà giuridica; c) pensare di infilare la stucchevole trovata nascondoni nella cornice generale del provvedimento (dimenticando però che anche dalle parti di S. Fermo nisciuno è fesso…e che, lenzuolo per lenzuolo, i fuochi d’artificio li sappiamo fare anche noi…).
IL MERITO: la genialata de qua, nel meritorio obiettivo di tener buoni tutti (salvo i soliti noti), punta alla trombatura di una scuola elementare (la IV NOVEMBRE) che: a) è ad oggi l’UNICA scuola del comune ove sia attivo il tempo pieno, e che, come tale, attiri utenza anche da zone limitrofe (in particolare Induno Olona) e che abbisogni (proprio per la modularità dell’offerta formativa e dell’approccio didattico-pedagogico) di spazi laboratoriali, aule attività materie complementari, ecc.); b) è (credo) l’unica scuola del comune strutturalmente (quasi) a norma, in linea con gli adempimenti del d. lgs. 81/08 (dalla scuola De Amicis "salvata", pur dello stesso Istituto Comprensivo, cadono letteralmente i calcinacci), e che ha spazi ampi, belli, fruibili, decorosi e salubri; c) è scuola che, per la sua stessa natura (tempo pieno), ove è più spiccato il lavoro trasversale e di compresenza sulla classi, mal sopporterebbe la demenziale "smembratura" dei cicli su due altri differenti plessi; d) è scuola che conta (sic!) n. 180 iscritti (la De Amicis "salvata" n. 70).
Quale mostruoso Leviatano ha dunque prodotto questo scempio giuridico e dell’intelligenza? Quale ratio ha mosso il nostro premuroso Amministratore a questo passo?
Forse l’idea di liberare spazio per il famoso mondo associazionistico? O la possibilità di consegnare (oggi o domani) uno splendido edificio bell’e che pronto a qualche istituto privato….? (A pensar male... Andreotti docet).
Gianluca Costantini, membro del Consiglio di Istituto scuola
Comunicato stampa del Movimento Libero
admin,Alessio Nicoletti, leader di Movimento libero e consigliere comunale di Varese, preannuncia un ostruzionismo durissimo, mai visto a Varese, se la Giunta Fontana decidesse ostinatamente di continuare a sostenere la necessità di chiusura di plessi scolastici cittadini.
"Siamo pronti a preparare anche 1000 emendamenti ed a utilizzare tutto il tempo a disposizione per ogni singolo emendamento(5 min.), nella speranza che anche altri colleghi seguano questa linea. Insomma, se la Giunta Fontana si ostinasse a portare avanti il provvedimento sulle scuole che sta mandando nel caos l’intera Città, la nostra risposta sarà un ostruzionismo senza precedenti. Quello attuato da Movimento Libero contro il bilancio "rovina famiglie" (100 emendamenti presentati) del 2007 sarà un dolce ricordo a confronto. Pensare di smembrare una scuola di qualità come la IV Novembre di San Fermo (quanti amministratori l’hanno visitata?), di spostare la Mazzini, di tenere una spada di Damocle sulla testa della Foscolo e della Mameli, ci pare assolutamente inaccettabile. La nostra proposta ci pare chiara e di buon senso:azzerare il provvedimento ed aprire un tavolo istituzionale di confronto tra i consiglieri comunali,unici titolati a votare il provvedimento, le famiglie, i docenti ed i dirigenti scolastici. Per noi, c’è la possibilità di mantenere aperti gli attuali plessi e non comprendiamo sinceramente le motivazioni di una Giunta che a tutti i costi vuole chiuderne qualcuno. Non ci si nasconda dietro presunti motivi normativi. Se davvero ci fosse un obbligo normativo, invitiamo la Giunta Fontana a farsi commissariare sulla materia e a far chiudere i plessi direttamente alla Gelmini. Avrebbe tutto il nostro supporto e, crediamo, anche quello delle famiglie varesine. Altrimenti, se si ostinasse a portare avanti un provvedimento che non ha, per noi ,alcun senso, utilizzeremo un durissimo ostruzionismo che Varese non ha mai conosciuto. Questa è una promessa che vogliamo fare alle tante famiglie varesine che per difendere i loro quartieri e le loro scuole hanno dovuto e stanno continuando a protestare, sacrificando tutto il loro tempo libero, per colpa di chi non li ha neanche ascoltati preventivamente."
Associazione Genitori Insieme per la Scuola
admin,sono profondamente rattristato da ciò che sta accadendo in modo così repentino, inaspettato; mi sembrava fin troppo bello che per una volta di fronte all’ennesimo tentativo di razionalizzazione della scuola attuato dal comune la nostra IV Novembre ne fosse fuori. Per raccontarvi la mia precedente esperienza in tema, abbiate pazienza, occorre che vi intrattenga in breve, se non già a conoscenza, su il tipo di organizzazione precedente e la sua trasformazione.
I diversi plessi erano organizzati in Circoli Didattici dove erano aggregate diverse scuole elementari, la IV Novembre, la De Amicis, la Mazzini, la Cairoli ecc… guidate dal dirigente scolastico e consiglio di istituto di cui all’epoca ne sono stato anche il presidente. Questa carica mi consentì di partecipare alla consulta, organo preposto per formulare proposte all’assessorato ai servizi educativi / comune in merito a quella razionalizzazione finalizzata alla creazione degli attuali Istituti Comprensivi. Inutile dire che la scelta finale fu dettata da mere questioni di carattere pratico tralasciando le varie proposte di contenuto formulate; un Istituto Comprensivo di sole scuole elementari / medie portava ad un naturale confronto degli insegnanti finalizzato al miglioramento degli obiettivi didattici con il coordinamento del dirigente. E’ chiaro che con la verticalizzazione, cioè la presenza nell’ambito dell’Istituto Comprensivo di diverse scuole di ordine e grado come ad esempio nel nostro che annovera la scuola materna, elementari e medie questa possibilità diminuisce notevolmente, per non dire che si annulla. Il Comune decise di costruire la nuova razionalizzazione scolastica seguendo il criterio geografico: la città di Varese è costruita sull’asse portante Bizzozzero – Masnago, che taglia in due la città, la realizzazione degli Istituti Comprensivi si fonda su questa linea di demarcazione e fateci caso, non ci sono plessi scolastici al di qua o al di la di tale linea che appartengono allo stesso Istituto Comprensivo. Si inaugura quindi il criterio della praticità, della funzionalità. La mia impressione fu quella di aver assistito ad una riorganizzazione logistica.
Oggi si continua su questa strada anzi peggio, si vuole chiudere una scuola. Un atto di morte. Francamente ho compiuto ogni sforzo ma non capisco, come si fa a salvaguardare un quartiere chiudendone la scuola elementare? Riuscite ad immaginare l’aumento del degrado nel centro del rione con la IV Novembre chiusa? Ma non preoccupatevi, ci viene detto, l’operazione è strettamente monitorata dal punto di vista organizzativo ed educativo e gli insegnanti grazie alla loro grande capacità sapranno gestire egregiamente le due realtà. Infine: ci saranno magari nuovi spazi aggregativi a favore di insediamenti sociali culturali ecc…. presenti sul territorio; mai e poi mai vorrò lì insediare l’attività dell’associazione e spero che tale pensiero sia condiviso anche dalle altre realtà presenti sul territorio che con tanta fatica lavorano. Mi viene da pensare: e se in futuro si insediasse una scuola privata?
Bene ha scritto il consigliere di circoscrizione Marco Demontis “Non chiamiamola più IV Novembre! Sarà un’altra cosa e 40 anni di sperimentazioni educative e pedagogiche saranno cancellati da una semiriunione che appare umorale e razionalizzatrice e che non ha compreso che la scuola per un territorio è una grande questione di vita…..”
La IV Novembre è l’unica scuola del comune dove è attivo il tempo pieno ed è munita di adeguati spazi per i laboratori, ha una struttura decorosa – anche sotto il profilo della normativa - con spazi ampi e luminosi a vera dimensione di bambino. A proposito di tempo pieno si dovrebbe sapere che questo implica un lavoro trasversale e di compresenza tra le calassi, come potrà essere compatibile con uno smembramento dei cicli su due differenti plessi? Ma allora perché smembrarla, chiuderla?
Di tutto questo mi stupisce la superficialità dei politici, così lontani dal territorio, disinteressati pronti solo a parole di circostanza. Bisogna riflettere opportunamente per il futuro sul nostro territorio; nell’immediato vi è la necessità agire (Raccolta firme? Lenzuola di protesta? Stese in città però perché a San Fermo la gente ci arriva ma non passa). Di sicuro le proposte all’incontro di lunedì non mancheranno, ma vorrei invitavi anche ad intensificare l’impegno soprattutto in questo momento. Lo strumento esiste, è l’associazione genitori che non è cosa privata ma di tutti i genitori, occorrono forze nuove! Sarebbe bello pensare per il futuro ad un progetto più ampio con il proposito di operare non solo sulla scuola ma su tutto il territorio……………..
Arrivederci a presto.
Un caro saluto a tutti.
Massimo Torresin
Presidente Associazione Genitori Insieme per la Scuola"
La IV Novembre non deve essere chiusa
admin, venerdì 9 ottobre 2009La IV Novembre non deve morire!
admin,Comunicato stampa del Gruppo Consiliare – La Sinistra
admin,Pubblichiamo un comunicato stampa del Gruppo Consiliare La Sinistra sul problema scuole con un riferimento alla nostra IV Novembre.
"Sul problema delle scuole, la montagna della maggioranza ha prodotto il classico topolino.
Il provvedimento che l’opposizione ha contestato prevedeva tagli a partire dall’anno scolastico 2010-2011, quindi dire che le valutazioni verranno rimandate al numero delle iscrizioni al prossimo gennaio non significa garantire che le scuole resteranno aperte, significa solo prendere tempo. Quello che chiediamo é che sia garantito che lo stato delle cose rimanga quello attuale anche per il prossimo anno scolastico, per avere il tempo di valutare tutta la situazione ed, eventualmente, intervenire dall’AS 2011-2012.
Per essere chiari: chiediamo che per Foscolo, Cairoli, De Amicis e Mameli sia garantito che il prossimo anno scolastico si svolgerà in quelle scuole, per consentire di ricreare quelle condizioni di fiducia che portino ad un incremento delle iscrizioni che non può realizzarsi in pochi mesi e nel dubbio.
Non ci interessa entrare nel merito della riorganizzazione delle direzioni scolastiche, quello che oggi ci preme é garantire la presenza delle scuole sul territorio, rimettendo ai dirigenti scolastici, che sulla vicenda non abbiamo sentito molto attivi, almeno pubblicamente, di organizzare al meglio la loro attività e le loro competenze.
Oltre alla presenza fisica, gli edifici, va garantito anche l’insieme dei servizi, prescuola, mensa e doposcuola, in ogni plesso, costituendo anche questa una condizione di “attrattività” che determina il numero di iscrizioni.
Ci si dice che per fare questo occorrono risorse ed é vero, come é vero che occorrono risorse per ristrutturare gli edifici: su questa questione rammento che la scorsa primavera avevo proposto che il bilancio preventivo non fosse una scatola chiusa, ma fosse redatto coinvolgendo prima la commissione bilancio, affinché il Consiglio potesse prendersi anche la responsabilità di fare scelte, privilegiando, ad esempio, il settore dei servizi educativi e valutando se e quali spese tagliare. Analogamente ricordo che, su mia iniziativa, Il Consiglio aveva votato di rivalutare tutto il piano delle opere pubbliche entro la prima settimana di settembre per compiere, ove del caso, delle scelte: siamo al termine della prima settimana di ottobre e gli assessori al bilancio ed ai lavori pubblici sono ancora silenti.
Infine sul caso De Amicis-IV Novembre-Don Rimoldi: consideriamo la scelta di distribuire le classi della IV Novembre negli altri due istituti una follia, che sembra dettata dal fatto di non smentirsi troppo: un taglio andava fatto, per non smentirsi del tutto. Non si può chiamare razionalizzazione lo smembramento di una scuola fra le migliori a livello didattico e non si può pensare di comprimere 170 alunni, che occupano 22 aule ed hanno a disposizione un refettorio da 140 posti, in due scuole che non potrebbero accoglierli: dalla documentazione prodotta in Commissione Servizi Educativi, la De Amicis ha forse disponibili 4 aule, mentre quelle libere alla Don Rimoldi risultano essere pari a zero ed il refettorio di questa scuola ha 50 posti disponibili. Non si capisce perché la sopravvivenza della De Amicis, che supera gli 80 iscritti, abbia bisogno della morte della IV Novembre. Anche su questo va convocata subito la Commissione Servizi Educativi.
La nostra richiesta rimane quella che il piano venga ritirato, che le Commissioni possano approfondire gli aspetti economici ed organizzativi.
Il nostro invito ai Comitati delle varie scuole, primi soggetti di quello che comunque è un ripensamento da parte della maggioranza, é di restare attenti e di restare uniti, allargando il rapporto anche ai comitati genitori delle scuole che, in questa fase, sono sembrate immuni da rischi.
La scelta sulla presenza delle scuole sul territorio della città é una valutazione che deve vedere tutta la cittadinanza coinvolta, senza spazi per porre gli uni contro gli altri.
Zappoli Angelo"
Aspettiamo comunicazioni anche da altri gruppi che verranno subito pubblicati!
Cosa ha deciso il Comune
admin,Varese, 08 ottobre 2009- Dopo la protesta e la raccolta di oltre 1.500 firme da parte dei genitori, contro la chiusura di alcuni importanti istituti scolastici cittadini, la giunta di maggioranza ha deciso di risolvere una volta per tutte la questione, organizzando una sorta di “piano di salvataggio” che in qualche modo potesse andare incontro alle esigenze delle famiglie interessate. Questo l’esito della serata secondo quanto comunicato dagli stessi componenti la giunta.
La serata è stata decisamente proficua. La maggioranza, univoca e compatta, ha confermato la verticalizzazione secondo la proposta originaria del piano .
Anche la razionalizzazione delle scuole è stata portata avanti con un’ ottica territoriale e con attenzione alle famiglie.
Comparto Valle Olona/San Fermo
La “De Amicis” di Valle Olona rimarrà aperta e ospiterà un corso della scuola “IV Novembre”.
L’altro corso (sezione) della “IV Novembre” sarà ospitato nello stabile occupato, solo in modo parziale, dalla “Don Rimoldi”.
Così le tre scuole attuali del comparto Valle Olona/San Fermo saranno suddivise tra i due rioni in due edifici
Perchè è importante la IV Novembre per San Fermo
admin,La scuola primaria “IV Novembre”, ubicata al centro del quartiere di San Fermo, è stata inaugurata nel 1968.
Nel 1974 un gruppo di insegnanti progetta la scuola a tempo pieno nel plesso IV Novembre a Varese; la legge 820 del 1971 consente l'attuazione di modelli diversi, ma obbliga di presentare ogni anno il Progetto della Sperimentazione che prevede organizzazione, moduli orari e finalità precise. Tale Progetto, approvato dai diversi Organi Collegiali e firmato dagli insegnanti che vi operano, richiede personale docente aggiunto. Inizialmente agli insegnanti statali sono aggiunti docenti assunti dagli Enti Locali; solo più tardi si giunge al raddoppio dell'organico nominato dal Provveditorato: il raddoppio prevede due insegnanti per classe. Pur essendo in vigore i programmi didattici del 1955, la scuola IV Novembre fa riferimento alle diverse esperienze di scuola attiva che hanno caratterizzato nel tempo significative innovazioni didattico-educative, richiamandosi a Freinet, Dewei, Don Milani e al globalismo di Mialaret.
POSIZIONE E RISORSE INTERNE
La scuola, al centro del quartiere in Via Monfalcone 15, è circondata dal verde di un grande giardino; luminosa, moderna ed attrezzata con aule ampie e colorate è, inoltre, dotata di:
* aule-laboratorio per attività creative-espressive di modellaggio, pittura, teatro e musica.
* palestra attrezzata dove giocare, imparare e praticare attività sportive.
* aula di informatica dove utilizzare nuove tecnologie e linguaggi.
* biblioteca accogliente e fornitissima di novità letterarie dove rilassarsi, sognare, scoprire.
* aula di musica dove fare musica insieme, sperimentando attività creative e momenti di incontro con la musica.
* locale mensa dove viene allestito un allegro self service con possibilità di scelta, gestito dalle insegnanti di classe.
CONTESTO SOCIALE DELL’UTENZA
La scelta del Tempo Pieno nel quartiere si pone, da parte degli operatori della scuola, come una proposta educativa per :
* Un modello di scuola che superi la struttura di quella tradizionale, offrendo ampi spazi edilizi maggiori, un’organizzazione mobile a cura degli stessi docenti che operano nella stessa classe, programmi rinnovati nei metodi e nei contenuti, tempi scolastici più lunghi;
* un luogo educativo nel quale si articolano diverse attività, strutturate in modo da arricchire e maturare la personalità del bambino, aumentandone il rendimento scolastico;
* un orario scolastico prolungato rispetto a quello del tempo normale, caratterizzato da una serie di attività e proposte didattiche diversificate.
Questa diversa struttura oraria ed organizzativa garantisce:
* un processo di socializzazione graduale ma costante e una diminuzione dello svantaggio culturale;
* interventi didattici di recupero e di sostegno organizzati per superare e limitare le difficoltà scolastiche, attuando lavori di gruppo e lavori individualizzati;
* attività scolastiche che consentono agli alunni di arricchire la propria esperienza e -personalità, di esprimersi e lavorare in modo approfondito;
* l'acquisizione di un metodo di lavoro attivo, che abitui ad una lettura critica e consapevole della realtà;
* la conoscenza di linguaggi non verbali attraverso lo svolgimento di attività espressive
* l’approfondimento delle normali attività didattiche in un tempo maggiore;
* un proficuo rapporto tra alunni ed insegnanti, grazie anche ad una accusata programmazione delle diverse attività didattiche.
Da questa struttura a Tempo Pieno gli insegnanti sono convinti di trarre una maggiore qualificazione professionale che permetta loro di:
* valorizzare la collegialità dell'insegnamento tramite un lavoro di Team, garantito da incontri periodici e in itinere;
* attuare programmi didattici precisi e puntuali verificabili nell'attività didattica quotidiana e rispondenti alle teorie pedagogiche più moderne;
* approfondire le loro conoscenze in ambiti disciplinari precisi.
La scuola primaria “IV Novembre” attualmente garantisce 4 classi a Tempo Pieno (40 ore settimanali) in incremento di anno in anno e 6 classi con tempo scuola di 30 ore; è frequentata da più di 176 alunni suddivisi in 9 classi.
Tratto dal sito www.istitutocomprensivovarese4.it